Il ruolo sociale dei centri commerciali nell’era Esg
5 Marzo 2025
Gestire un centro commerciale significa creare relazioni solide e durature con visitatori, retailer e partner, trasformando il centro in un ecosistema vivo, in cui ogni attore si senta parte di un progetto condiviso. Donde la figura di direttore come community manager.
ESG e centri commerciali: focus sull’impatto sociale
Negli ultimi anni l’acronimo ESG è entrato con sempre maggiore forza nel vocabolario delle imprese, diventando un criterio chiave per la valutazione della loro sostenibilità e responsabilità sociale. Anche il nostro settore non è rimasto indifferente a questa evoluzione.
Se l’aspetto ambientale (“E”) è ormai consolidato e facilmente misurabile attraverso parametri concreti (come l’efficienza energetica, la gestione dei rifiuti e la riduzione dell’impronta di carbonio), è sull’elemento sociale (“S”) che sentiamo di dover concentrare la nostra attenzione.
I centri commerciali non sono solo spazi di consumo, ma veri e propri luoghi di aggregazione e socialità, punti di riferimento per le comunità locali. Proprio questa loro natura impone una riflessione più profonda sul ruolo che possono giocare nel benessere collettivo e nella creazione di un impatto positivo sul territorio.
Il direttore come community manager nei centri commerciali
In questo contesto, emerge con forza, ad esempio, la figura del direttore come community manager: gestire un centro commerciale oggi significa molto più che supervisionare le operazioni quotidiane o garantire il buon andamento delle attività commerciali. Significa creare e coltivare relazioni solide e durature con visitatori, negozianti e partner, trasformando il centro in un ecosistema vivo, in cui ogni attore si senta parte di un progetto condiviso. Il centro commerciale diventa così un porto sicuro, un punto di riferimento per il territorio, uno spazio dove cultura, intrattenimento e socialità si intrecciano per offrire esperienze di valore.
È un luogo in cui si promuove la convivialità reale, quella fatta di incontri e interazioni non digitali, che rafforzano il senso di appartenenza alla comunità. Ma è anche un luogo di sensibilizzazione, un’occasione per promuovere un uso consapevole delle risorse, educando alla sostenibilità attraverso comportamenti virtuosi legati all’energia, all’acqua e alla riduzione degli sprechi.
Centri commerciali come attivatori del territorio
Essere gestori di un centro commerciale oggi significa restituire al territorio ciò che ci ha dato, valorizzando le sue risorse, supportando le iniziative locali e promuovendo uno sviluppo che sia anche sociale e ambientale. Il nostro impegno è quello di trasformare i centri commerciali in hub di comunità, capaci di rispondere ai bisogni delle persone e di contribuire concretamente al benessere del tessuto urbano in cui operano.
Siamo consapevoli che misurare i risultati in termini di impatto sociale (“S” dell’ESG) non è semplice, ma ci stiamo impegnando per sviluppare strumenti e metodi che consentano di valutare il valore creato per le comunità. Questo approccio ha un impatto diretto sul valore complessivo degli asset, in particolare in termini di consenso e apprezzamento da parte del pubblico.
L’impegno di Odos Group è certificato
Il nostro impegno per la sostenibilità sociale si riflette anche all’interno dell’azienda, come testimonianza della mentalità che ci contraddistingue e che impatta anche sul modello gestionale dei centri. Tra i traguardi più significativi raggiunti dall’azienda spicca la certificazione UNI PdR 125:2022, ottenuta nel 2023, che testimonia il nostro impegno verso la parità di genere.
- Il 59% dei dipendenti di Odos Group è costituito da donne
- Il 48% dei direttori di centri sono donne
Ogni anno, destiniamo un budget specifico per il welfare aziendale e offriamo a tutti un giorno di smart working settimanale. Queste politiche hanno contribuito a creare un ambiente lavorativo positivo, caratterizzato da un basso tasso di turnover e da una cultura aziendale basata su fiducia e rispetto reciproco, con effetti tangibili sul benessere e sulle prestazioni dei dipendenti.
Nel luglio 2024, abbiamo completato l’assessment ESG promosso da Ecomate, ottenendo un ESG rating di livello BBB e il rating di legalità dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Per noi, questo non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Il nostro obiettivo è pubblicare nei prossimi anni un report di sostenibilità, uno strumento che riteniamo essenziale per il successo nelle gare d’appalto e per il futuro del business.
Progetti concreti: la “S” che prende forma
Tre progetti emblematici dimostrano come la “S” di sociale possa tradursi in iniziative concrete e di grande impatto anche per i centri in gestione.
Napoli: Centro Commerciale La Birreria
Il centro commerciale “La Birreria”, nel quartiere Miano tra Secondigliano e Scampia, è diventato un punto di riferimento per la comunità locale. In un’area spesso caratterizzata da narrazioni mediatiche negative, Odos Group ha trasformato il centro in un luogo sicuro e inclusivo, collaborando con oltre 40 associazioni locali per organizzare eventi e attività che promuovono legalità e coinvolgimento sociale. Tra le iniziative più apprezzate si annoverano laboratori per bambini, mostre di presepi artigianali e corsi teatrali.
Torino: Officine S
Presso Parco Dora, in un ex complesso industriale, il progetto “Officine S” è stato concepito come uno spazio per l’intrattenimento, con ristoranti e centri ludici. Questa strategia innovativa risponde alle specifiche esigenze del contesto urbano, valorizzando il territorio e offrendo nuove opportunità di aggregazione sociale.
Malpensa Uno – “Crea la mascotte” e #BastaParole
Nel 2024, per celebrare i 30 anni del centro commerciale Malpensa Uno, Odos Group ha lanciato “Crea la mascotte”, un concorso artistico patrocinato dal Comune di Gallarate. Abbiamo raccolto oltre 370 elaborati, esposti nella galleria del centro e votati tramite cartoline, un totem elettronico e un contest sui social media. La mascotte vincitrice è diventata un simbolo tangibile del nostro legame con il territorio. Il progetto ha consolidato il legame tra il centro commerciale e la comunità locale.
In collaborazione con il movimento MABASTA, il progetto #BastaParole mira a sensibilizzare gli studenti contro il bullismo e il cyberbullismo. L’iniziativa, che coinvolge al momento sette centri commerciali gestiti da Odos Group, prevede attività educative e interattive e culmina in una giornata di confronto con studenti, autorità locali e volontari. Strumenti innovativi come totem interattivi e fumetti saranno utilizzati per rendere il messaggio ancora più coinvolgente ed efficace.
L’impegno di Odos Group non si limita a migliorare la performance economica dei centri commerciali, ma mira a ridefinirne il ruolo nella società. Questo approccio rappresenta non solo una scelta etica, ma una strategia vincente per il futuro del settore.
Michele Neri – Responsabile Marketing Odos Group