L’attività di leasing: nuovi modelli di sviluppo declinati sul territorio
12 Maggio 2022
La nostra società è indubbiamente oggetto di una vera e propria rivoluzione, a vari livelli. Aspetti economici, demografici, sociali sono in rapido e continuo cambiamento, con inevitabili riverberi sui comportamenti umani, anche di consumo. Con un mercato che finisce per mandare segnali sempre più discordanti, quale futuro e quali modelli di sviluppo attengono l’attività di un leasing manager?
Partiamo da un dato oggettivo: le difficoltà di questi mesi, che hanno certamente allargato la forbice tra le esigenze di natura immobiliare dei landlord e quelle del mondo retail, soprattutto in relazione ai temi di sostenibilità, a volte addirittura di sopravvivenza. Il tutto in un contesto complessivo che deve ripensarsi e in alcuni casi riposizionarsi, con investimenti che pesano in maniera significativa, ancor più in momenti come quello attuale.
L’Importanza della conoscenza nel Real Estate Retail
Appare subito evidente che una profonda conoscenza del mercato, di tutto il mercato, anche in senso allargato, sia sul lato dell’offerta che su quello della domanda, diventa condizione sine qua non per realizzare un prodotto retail real estate. Un prodotto che abbia, quanto meno in potenza, le carte in regola per non disattendere le aspettative degli stakeholder, ripeto, di tutti gli stakeholder. La conoscenza diventa quindi elemento fondamentale per chi si occupa di leasing all’interno di strutture organizzate che devono non solo creare un prodotto ma anche gestirlo con soddisfazione. E la conoscenza deve essere relativa in primis al cliente e ai suoi comportamenti, che significa anche, ad esempio, sapere come indagare e analizzare i suoi mutamenti e approcci, traendone indicazioni indispensabili per un confronto costruttivo tra le esigenze di tutti i soggetti coinvolti e per provare a mantenere o riportare l’equilibrio tra le parti. Ma conoscenza vuol dire anche saper indagare i nuovi modelli di sviluppo relativi ai prodotti immobiliari, sia dal punto di vista degli immobili in pipeline che devono ancora affacciarsi sul mercato, sia di quelli che il mercato lo hanno già caratterizzato e che ora necessitano certamente di un ripensamento.
Sostenibilità e Innovazione nei nuovi modelli di leasing
Possiamo immaginare che i nuovi asset debbano soprattutto considerare il concetto di sostenibilità facendone uno dei mantra del loro posizionamento. Per gli asset esistenti si tratta soprattutto di puntare a obiettivi di mutazione in chiave di rinnovamento che vadano magari nella stessa direzione, ma in modo da mantenere quell’equilibrio indispensabile per poter contemporaneamente ripensare il modello commerciale. Un modello che risente necessariamente delle pulsioni che impattano sugli aspetti più umani, con effetti dirompenti nelle modalità di una nuova socialità, di una frequentazione e fruizione degli ambienti retail profondamente cambiate, molto probabilmente per sempre. In questo senso, partendo dalle tipicità e peculiarità territoriali che caratterizzano il nostro Paese, si rivela indispensabile e sicuramente differenziante anche una maniacale conoscenza del mercato locale, di quel humus imprenditoriale autoctono capace di esprimere eccellenze a volte inaspettate, a cui abbinare brand e prospettive commerciali che creano opportunità potenzialmente uniche. Che non si limitano solamente alla commercializzazione puntuale della singola unità immobiliare, ma si inseriscono in un più articolato piano strategico di attivazione delle risorse, a livello locale ma non solo, sia dal punto di vista istituzionale che imprenditoriale privato. Il che, ovviamente, porta con sé un effetto di differenziazione di non poco conto, dato che limita in maniera significativa quelle soluzioni e situazioni massificate, o comunque poco originali, innovative e specifiche, tipiche della necessità di seguire in modalità “me too” i fenomeni del momento. L’attività del leasing manager dovrà quindi essere sempre più integrata e consapevole delle dinamiche di interazione del mondo retail, e presupporre una conoscenza approfondita delle esigenze specifiche delle varie aziende. In generale dovrà poter gestire e operare in un mercato che risponde, nelle performance, in maniera molto diversa, non solo tra le differenti categorie merceologiche ma anche e soprattutto nei diversi ambiti, territori e asset. Il che porta a una ultima considerazione. I nuovi modelli dovrebbero condurre il sistema ad aprirsi a nuove figure professionali, di cui tutta l’industry potrebbe beneficiare, favorendo processi di rinnovamento.
Quale sarà il futuro del Leasing? Apertura a nuove Professionalità
Partendo dall’inserimento di figure giovani, anche provenienti da percorsi professionali o formativi non canonici, capaci di essere al contempo più liberi da eventuali condizionamenti e portatori di un nuovo modo di approcciare i vari temi che caratterizzano questo ambito professionale. Un ambito dove appare evidente che le sfide non mancheranno, come ormai siamo abituati a vedere in ogni contesto. E dove quindi sarà indispensabile un importante contributo in termini di energia innovativa e di ripensamento, per uscire dagli schemi e dalle zone di comfort che spesso hanno caratterizzato il mercato fino a tempi recenti.
Fabio Faranda – responsabile commercializzazioni di Odos Group