Gestione e Leasing: Nuove Priorità in epoca di Transizione
8 Febbraio 2022
Il tema dei costi e dei rincari in ambito energetico sarà decisivo per la sostenibilità economica degli asset e per le performance commerciali dei retailer. Un motivo in più per valorizzare il lavoro degli energy manager.
Per Luca Verpelli, ceo di Odos Group, fra i temi chiave del 2022 spiccano la sostenibilità soprattutto applicata alla gestione dei costi energetici, la formazione, e lo “specialty retailing” che include le diverse forme di “short leasing” (a partire dai temporary e dai pop up store), sempre più importanti nella gestione e nella commercializzazione delle gallerie. Luca Verpelli presiede, fra l’altro, la specifica commissione dedicata ai temporary store all’interno del Cncc (Consiglio nazionale dei centri commerciali). Il recente arrivo in Odos Group di Rossano Contessa come responsabile sviluppo di tutto il “temporary leasing” conferma l’importanza strategica del tema. Sul fronte del retail mix Odos Group completerà nei primi mesi del 2022 il lavoro di riposizionamento del centro commerciale Due Mari.
Partiamo da due incarichi di fresca acquisizione: Officine S e Due Mari: come state lavorando su questi centri commerciali in termini di gestione nel primo caso, e di retail mix nel secondo?
La nuova apertura della galleria Officine S, a Torino, un mall di nuova concezione vocato al food&beverage e al tempo libero, e la riformulazione del merchandising mix di Due Mari a Maida, Catanzaro (6 aperture di nuove insegne negli ultimi sei mesi e sette aperture già in pipeline nel primo semestre 2022) sono per noi la prova che, nonostante il periodo oggettivamente non facile per gli effetti della pandemia sul commercio fisico, questo è il tempo di riformare con successo i centri commerciali. Dal nostro punto di vista il 2022 si prospetta, perciò, come un anno di conferme. Sedersi nell’attesa di sviluppi di carattere esogeno è un grosso errore: è indispensabile continuare a lavorare perché i prodotti siano sempre più allineati con le mutate esigenze di un mercato in continuo divenire, per coglierne le opportunità. Tutti gli attori di questa industria si devono rendere protagonisti positivi e propositivi, a partire dalle società di gestione. Il mercato poi risponde di conseguenza, come sta già facendo in termini di fiducia nei confronti delle nuove progettualità, serie, concrete e assistite da una cristallina analisi di potenziale. Ritornando ai due mandati di recente acquisizione, senza voler anticipare temi che verranno da noi trattati prossimamente su queste pagine in appositi articoli, possiamo dire che Officine S è un prodotto di nuova concezione, un vero e proprio luogo, per tipologia di esperienza, aggregazione territoriale, opportunità di riqualificazione sociale e degli spazi. Cambiano, quindi, il modello organizzativo e le figure da noi messe in campo per la gestione, ripensate secondo competenze diverse e ampliate, rispetto al consueto modulo di direzione, con particolare attenzione al contesto ambientale e alla necessità di lavorare affinché Officine S divenga il “placement” di riferimento di specifiche comunità del torinese.
Due Mari ha richiesto una logica di ripensamento del concept secondo un incremento qualitativo delle insegne e l’inserimento di marchi nuovi per il territorio, a cominciare da R-Store Apple Reseller; il tutto attraverso una fittissima attività di leasing che, sempre a partire da una visione di ampliamento del respiro e del bacino del centro, ha consentito una stabilizzazione property e un’offerta al pubblico di nuovi prodotti veramente tipica di tempi precedenti alla pandemia.
In che modo l’offerta dei temporary store si può integrare nel mix di un centro commerciale?
È un fatto assodato che il necessario ripensamento dei luoghi del commercio passi anche da una diversa dinamicità nell’impiego degli spazi commerciali, dei negozi, delle gallerie, dei parcheggi, in chiave temporary e specialty leasing. Lo provano i crescenti investimenti dei marchi su forme temporanee di presenza in luoghi a forte traffico pedonale, e i risultati di “rent collection” che, nonostante la pandemia, abbiamo ottenuto nei periodi di apertura delle gallerie. È un tema su cui abbiamo investito molto, sviluppando in casa strumenti IT dedicati (rimando al nostro portale: www.spazi-espositivi. it), ma soprattutto in competenze e risorse umane con Rossano Contessa quale nuovo responsabile dello sviluppo e della gestione dello “short leasing”, ossia di tutto quanto non rientra nelle canoniche forme di affitto di azienda integrata o locazione. Il temporary leasing sarà uno dei fattori più decisivi nei centri commerciali che per natura debbono porsi come obiettivo la fidelizzazione del rapporto fisico con il cliente, e non un’errata digitalizzazione dell’acquisto. Per questo abbiamo deciso di investire su questo ambito operativo, in termini di persone e di tecnologia, alla continua ricerca di un’alchimia ottimale tra offerta temporary, di servizi e commerciale, capace di rendere adeguati i luoghi del commercio al loro nuovo posizionamento, al ruolo che dovrebbero svolgere sempre più in futuro, e che sempre più verrà richiesto dalle comunità su cui gravitano il bacino d’utenza.
Sostenibilità: i consumi e i costi energetici sono un tema caldo, anche e soprattutto per i centri commerciali
Il tema dei costi di gestione e dei rincari sarà decisivo per la sostenibilità degli asset e per la performance dei retailer. Il tema energetico (controllo e ottimizzazione dei consumi, confronto competitivo delle tariffe all’acquisto, consulenza per l’ottenimento delle agevolazioni delle accise) è già da tempo al centro della nostra attenzione, grazie alla presenza di una funzione aziendale in house da oltre 10 anni. Il nostro energy manager lavora da tempo sull’ottimizzazione delle risorse energetiche utilizzate nei nostri centri e dai nostri clienti. E affronta la questione da un triplice punto di vista: 1) verifica dei consumi e azzeramento degli sprechi con la correzione delle errate disposizioni di funzionamento; 2) riduzione dei costi di acquisto della materia prima con, dove possibile, la riduzione dell’applicazione delle imposte 3) studio e realizzazione di interventi tecnici di efficientamento finalizzati alla riduzione dei propri specifici consumi. La situazione attuale non ci coglie, quindi, impreparati. Ci saranno ambiti, soprattutto legati ai costi di acquisto e agli aspetti fiscali, nei quali l’azione potrà essere limitata, ma siamo sicuri che l’impatto potrà essere attutito.
A proposito di risorse umane e di giovani, oggi la formazione è adeguata, soprattutto per i ruoli di direzione dei centri commerciali?
C’è sicuramente molto da fare. Ridurre, però, la discussione alla sola formazione o all’età anagrafica è per me un po’ riduttivo o superficiale. Il tema delle risorse umane è strettamente correlato a quello che a me sta più a cuore, ossia la cultura aziendale, la vera questione su cui si deve lavorare ogni giorno, a partire dalla leadership, con competenza ed esempio. Il primo elemento formativo che una nuova risorsa trova quando si avvicina alla nostra attività è la cultura aziendale in cui andrà ad inserirsi. I valori complessivi e l’attenzione che sapremo rivolgere ad essa nell’intuire le sue potenzialità, nell’orientarne l’impiego, nel coinvolgerla per fuggire dalla mediocrità dei risultati, sono solo alcuni degli ingredienti chiave per un inserimento efficiente e un’adeguata formazione, insieme all’interazione concreta all’interno di un gruppo di lavoro che quotidianamente si scambia conoscenze e idee senza riserve, dove tempi e metodi vogliono fare la differenza.
La profilazione aziendale del ruolo delle future direzioni e la loro formazione tecnica sono poi gli aspetti operativi del processo: aspetti che a volte non sono così scontati come si crede, in quanto ritenuti un costo piuttosto che un investimento. Questi sono, personalmente, gli argomenti e le aree di lavoro che prediligo.
Luca Maria Verpelli – Ceo Odos Group