Energy Management ed efficientamento dei consumi
12 Giugno 2019
L’area del fabbisogno energetico di un centro commerciale è fra quelle più ampie in termini di possibilità di risparmio: si deve partire da un’attenta analisi per arrivare, se necessario, alla rinegoziazione dei contratti.
La possibilità di efficientamento energetico di parchi e centri commerciali trova nel mercato molteplici opportunità, sia in riferimento alla natura tecnica dei possibili interventi, sia nel numero e nella tipologia dei soggetti che offrono le realizzazioni.
Quello che si vorrebbe fornire ai soggetti interessati ad effettuare un intervento di riduzione dei consumi è un’indicazione di approccio, prima ancora che di metodo, per la valutazione dell’investimento sia in termini di redditività sia di fruibilità di quanto realizzato.
Il presupposto necessario a qualsiasi efficientamento è la consapevolezza che l’intervento che ci si appresta a realizzare sia valutato sulla base di un consumo noto e privo, già nelle condizioni di funzionamento iniziale, di errori e sprechi facilmente correggibili. Prima di qualsiasi intervento si rileva quindi necessaria la valutazione dell’andamento energetico del complesso commerciale e la conoscenza di quanto dettagliatamente incidano i consumi dei propri impianti tecnologici (illuminazione, forza motrice, climatizzazione, ecc.). Spesso capita che questa importante attività di analisi preventiva sia invece disattesa per leggerezza o per l’idea che il costo delle attività necessarie alla verifica sia molto elevato: i più non sanno, invece, di come la definizione puntuale dei consumi dei propri impianti sia già possibile mediante lo studio delle informazioni rese disponibili dal proprio fornitore di energia elettrica. Concluso il passaggio di analisi e individuato un ambito di intervento potenzialmente redditizio sarà poi altrettanto importante non basarsi sulle sole indicazioni di vantaggio che ci prospetteranno i soggetti proponenti l’intervento: per esperienza ci si trova quasi sempre, con documenti alla mano, a dover correggere le indicazioni tecnico/ economiche dell’intervento proposto dai terzi sia sulla base del possibile risultato economico (a volte sovrastimato dal fornitore addirittura per oltre il 30%) sia in riferimento alla validità del risultato tecnico raggiungibile.
Tra i due aspetti la necessità di valutare preventivamente il ritorno economico dell’investimento è di fatto l’aspetto più semplice: partendo dalle analisi dei consumi e valutando attentamente sia il costo dell’energia sia le caratteristiche tecniche della nuova installazione (analizzandone anche le necessità e i costi delle future manutenzioni), sarà relativamente facile individuare eventuali discrepanze tra quanto indicato in termini di possibile risparmio e il reale vantaggio ottenibile. Le valutazioni tecniche legate agli interventi di efficientamento sono invece più complesse: l’enorme numero di applicazioni e le infinite tipologie di intervento restituiscono l’evidenza che ogni caso dovrà essere analizzato singolarmente. In aiuto alla verifica tecnica ci sono però innumerevoli programmi di simulazione e, in ultima analisi, la possibilità di installazioni campione da testare in loco.
Per fare un esempio semplice, senza voler entrare nel merito del noleggio operativo spesso legato alla tipologia di intervento (formula finanziaria che esacerberebbe ulteriormente le difficoltà di seguito prospettate), si richiama il caso comune di una sostituzione led: come ogni tipo di relamping l’intervento potrebbe comportare un notevole vantaggio in termini di costi di esercizio. Tuttavia, senza la preventiva analisi delle caratteristiche dei luoghi e di quanto desiderato dal cliente, il risultato finale ottenuto potrebbe essere deludente sia in termini di sicurezza che di uniformità ed estetica.
Infine, in riferimento alla necessità di ridurre i propri costi di esercizio, è anche importante dire che un grandissimo margine di risparmio è oggi possibile con la rinegoziazione delle condizioni di acquisto dell’energia. Dal riscontro delle nostre gestioni si conferma che, nel caso si intervenga con una politica commerciale di gruppo e un approccio di acquisto basato su caratteristiche tecniche, le condizioni di acquisto della materia prima possono far ottenere un risparmio superiore al 9% sulle bollette elettriche e, in funzione della composizione delle attività del centro commerciale, una riduzione di oltre il 40% sull’importo delle bollette del gas.
I tre ambiti di intervento
Singolarmente o combinati, gli interventi che possono ridurre i propri costi energetici sono:
– verifica dei consumi e azzeramento degli sprechi con la correzione delle errate disposizioni di funzionamento;
– riduzione dei costi di acquisto della materia prima con, dove possibile, la riduzione dell’applicazione delle imposte
– studio e realizzazione di interventi tecnici di efficientamento finalizzati alla riduzione dei propri specifici consumi
Cesare Gambato, Energy Manager in Odos Group